* 😎💬📐Designer: Dimitris Chassapakis
* 😎🎨✅Artist: N/A
* 📊📆📢 Publisher:Primedia eLaunch LLC
* 👦👧👨 1+ Players (10+yo)
* 👯💪👍 Cooperative
* ⌛⏰⏳ Not quantifiable
Funded and published through crowdfunding (Kickstarter Project), these 2 titles are the first puzzle books we ever tried to solve.
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The idea of the game is very simple: there are a series of puzzles, sometimes disconnected from each other sometimes not, to be dealt with in order. Each puzzle, once solved, provides a key, a word, which can be used by other subsequent puzzles. This way the player(s) is forced tto proceed in order and not by jumping between puzzles.. Imagine, if you know it, the old Italian websites such as “ enigmi.ne”t or “livello. 0”, but in paper version.
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We were very interested in trying them out because we love this kind of puzzle games. Journal 29 and its sequel, as in general all the paper gamebooks, are completely different. The clues are always obvious since they are presented every time just before your eyes and puzzles have different levels of complexity.
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Obviously you have to check the solution through a website. But this is used only for that and, in some rare cases, for some extremely clear indications. The site also has a forum full of help and suggestions if you get stuck.
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Often these puzzle books are thematically consistent and with a defined cut. These two are sci-fi themed. The "plot" is that a group of researchers disappeared after discovering something alien and these two notebooks are the only things left of the expedition.
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This means that you will be presented with a black and white graphic that makes it look like you are holding a diary written in pencil, full of diagrams and notes, as well as alien symbols and graphics. Obviously the puzzles are alternated with shreds of story, to give a narrative to the whole.
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There are two books. Both have strengths. We found the first one "cleaner": puzzles are slightly easier but they are better designed. The second has more narrative component and the puzzles are more elaborate, but at times we felt like the creator wasn’t so much inspired as within the first ones..
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Really two excellent titles, give it a try if you love riddles and puzzles!
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NB. both books have a couple of printing errors but fortunately nothing that irreparably breaks the puzzles. Although surely they can be a bit annoying when found.
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#boardgame #boardgametesters #play #game #fun #nerd #giochidatavolo #puzzle #puzzlebook #journal29 #aliens
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Creati tramite crowdfunding da un ragazzo londinese, sono i primi puzzle book che risolviamo.
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L'idea del gioco è molto semplice: ci sono una serie di enigmi, certe volte sconnessi tra di loro altre volte no, da affrontare in ordine. Ogni puzzle, una volta risolto, fornisce una chiave, una parola, che può essere utilizzata da altri puzzle successivi. Così da obbligare a procedere in ordine e non alla rinfusa. Immaginate, se lo avete presente, i vecchi siti web italiani enigmi.net o livello0, ma in versione cartacea.
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Eravamo molto interessati a provarli perché adoriamo questo genere di giochi ad enigmi ma quelli interamente digitali come quelli citati qui sopra, hanno il problema di devolvere rapidamente in un "trova l'indizio" che viene sempre nascosto in modo digitale. Quindi ti trovi non tanto a decodificare indizi, quanto a editare file jpg o wav alla ricerca di una roba nascosta. Questo, almeno per noi, finisce per essere esattamente il contrario di un buon enigma.
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Journal 29 ed il suo seguito, come in generale tutti i gamebook cartacei, sono completamente diversi. Gli indizi sono sempre palesi, sotto i tuoi occhi, perché comunque sono tutti lì, nel libro. Quindi la maggior parte del tempo lo passi a cercare di capire il significato degli indizi che hai di fronte.
Ovviamente il controllo della soluzione lo devi fare tramite un sito web. Però questo viene usato solo per quello e, in certi rari casi, per alcuni indizi comunque estremamente chiari. Il sito inoltre ha un forum pieno di aiuti e suggerimenti se rimanete bloccati.
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Spesso questi puzzle book sono tematicamente coerenti e con un taglio definito. Questi due sono a tema fantascientifico. La "trama" è che un gruppo di ricercatori è scomparso dopo aver scoperto qualcosa di alieno, questi due quaderni sono le uniche cose rimaste della spedizione. Questo significa una grafica in bianco e nero che fa sembrare di avere in mano un diario scritto a matita, pieno di schemi ed appunti, nonché simboli e grafica aliena. Ovviamente alternati a brandelli di racconto per dare comunque una narrazione al tutto.
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I libri sono due. Entrambi hanno punti di forza. Il primo è più "pulito", gli enigmi sono leggermente più facili ma sono anche meglio disegnati. Il secondo ha più componente narrativa e gli enigmi sono più elaborati, ma certe volte scadono un po' perché si vede che probabilmente l'autore ad un certo punto scarseggiava di fantasia.
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Veramente due ottimi titoli però sappiatelo, se vi piace l'idea, vi occuperanno un po' di serate a ragionare.
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NB: entrambi i libri hanno un paio di errori di stampa ma fortunatamente niente che rompa irrimediabilmente gli enigmi. Anche se sicuramente quando si incontrano sono leggermente noiosi.
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NB: i due libri sono in lingua inglese. Attualmente non credo che sia prevista alcuna localizzazione perché sono seriamente due progetti autoprodotti, quindi dubito che in Italia qualcuno li conosca a parte pochi fanatici. Però sono affrontabili con una conoscenza della lingua inglese media.
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